Il Loom in Azione: CLOWN, DANZA E PITTURA

L’arte di non saper ballare

20/21 Gennaio ore 10:00-18:30


QUANDO SONO FELICE, DANZO!

Cosa è la danza nel suo aspetto gratuito ed infantile? Abbozzare un rock and roll, uno pseudo passo di tango.​ Numero di danza e fallimento; il senso del ridicolo nell’attore.​ Danza gratuita e non elaborata, passi ludici, sciocchi, dove predomina l’aspetto genuino della persona.

QUANDO SONO TRISTE DIPINGO!

Dipingere senza pensieri né talento, pittura zen, primitiva…Dipingere con le dita, acquarelli e pennelli.​ Cercare colori, danzare poi quei colori, usare il corpo come tela. Dipingere è ritrovare la poesia nascosta.

QUANDO VIVO MALE SONO UN CLOWN!

Il ridicolo, lo schianto, ovvero l’arte di rivelare i propri stati d’animo, ricerca sul tema della fragilità…Giocare e fare giocare il Clown Augusto con il Clown Bianco…Vedremo tutto ciò che il grande Nuriev non avrebbe mai voluto vedere. Durante questi brevi balli goffi, buffi e delicati assieme, emergeranno dei sentimenti profondi, il senso del ridicolo, il senso d’incapacità. Il clown gioca su pochi gesti fragili.

Vediamo dunque che danza, pittura e clown creano una formidabile sinergia:
Ogni forma arricchisce l’altra.

Programma di studi: Pittura – Danza – Clown

Pittura:
  • L’istintività, l’assenza di pensiero, accomuna il lavoro sul clown e lo studio del pittore. Così è per  gli impressionisti, che cercavano la luce fuori dei loro atelier, e per i clown, che trovano quella luce proprio nello sguardo del pubblico. L’uno fa ecco all’altro.
  • Il gioco del pennello  zen non richiede pensieri, è spensierato. È il gioco dell’Augusto (clown bianco)…
  • Giocheremo e dipingeremo, danzeremo anche i colori per carpirne il profumo. La creazione è uno spazio interiore dove entra il pubblico, come coscienza dell’attore.
  • Lavoro sulle improvvisazioni da clown.
Danza:
  • Ritorno alla tecnica della danza: l’atteggiamento, il portamento
  • Qualche passo di danza moderna e classica (Cha cha cha, Tango, passi con il Tutù, ecc)
  • Numero di danza e fallimento; il senso del ridicolo nell’attore
  • L’arte di non sapere ballare mentre il partner vola; smarrimento e sconfitta
  • Analisi degli errori nella danza in coppia, da soli, in gruppo. Il disordine cresce…
Clown:
  • La comicità: il rapporto con il pubblico​
  • Il numero Clown
  • Entrate e uscite solitarie
  • La coppia comica – il trio
  • Il clown da circo con i suoi due protagonisti principali: Augusto e Mr Loyal
  • La pretesa e il fallimento
  • Studio della “gag” – Costruzione di frasi umoristiche
  • L’anomalia, il distacco, l’innocenza
  • Meccanismi e disfunzioni
  • Il “Timming Comico
  • La ricerca del proprio clown, il costume
  • Rapporto tra clown e pubblico
  • Il rapporto con gli oggetti

Materiale necessario:

  • Portare infine fogli di carta, pennelli e colori (guache, acquarelli, colori vari – ovvero, quello che volete)
  • Portare un naso rosso da clown
  • Portare un cappello (no cappelli a visiera)
  • Portare vestiti da clown (Occhio: non c’è bisogno di “comprare” un costume da clown: i partecipanti potranno creare un costume “unendo” dei vestiti che si trovano in casa – giacca, capello, pantaloni e gonne per creare dei costumi diversificati, una maglietta colorata, dei pantaloni anche colorati o “strani” o particolari, scarpe, ecc.

Scuola di teatro, scuola di vita

Quando penso ad una scuola di teatro, penso a delle persone amiche come Durckeim, Tagore, ma anche il vecchio Montaigne. Poi ad Edith Stein, John Dewey… tutti nomi che non hanno a che vedere con il teatro, ma di certo con l’educazione. Grazie a loro ho potuto pensare ad una scuola senza muri. Una scuola con una cucina per riunirsi e prendere il caffè intorno a qualche testo del grande William; con il proposito di studiare le antiche storie cinesi, tibetane, indù, i miti greci, per poi tuffarsi nel mondo dei clown. Insomma, dalla tragedia fino ai clown.

Dietro tutto ciò uno scopo: il viaggio ad occhi aperti, l’incontro con Socrate. Cioè, il mondo della conoscenza.

Una scuola che propone delle direzioni precise e chiede agli studenti di andare soprattutto dall’altra parte, nella direzione che non c’è. Ancora. Non parlo dell’assenza, bensì della presenza. Come dire?… Il mondo è strano ed incomprensibile e solo lo sguardo dei bambini riesce a coglierne la vastità.da Clown Celeste. Pedagogia creativa per un teatro comico di Emmanuel Gallot-Lavallée, Cartman Edizioni

Emmanuel Gallot-Lavallée

www.emmanuelgallot.comemmanuelclown@hotmail.com

Sabato 20 e Domenica 21 Gennaio ore 10:00/18:30

Per info costi e prenotazioni: the.loom.movement.factory@gmail.com · 328 5691044

SCADENZA ISCRIZIONI 07 Gennaio
Il percorso si attiverà solo con il raggiungimento di un numero minimo di partecipanti