Per il corpo che danza: Semplicità che promuove
Incontri di approfondimento sul valore della semplicità come principio confortevole di un fare essenziale e specialmente funzionale ai processi creativi possibili e insiti nel corpo.
A cura di Piera Pavanello.
Il laboratorio si articola in fasi diverse distribuite in due o più incontri (numero da definirsi in relazione al tempo che si vuole dedicare ad ogni fase del progetto). Ogni incontro inizia col praticare il corpo secondo principi che derivano dal Tai Chi, dall’Aikido e dal Kinomichi, di cui Piera Pavanello è praticante rispettivamente dal 1996, 2002, 2002, direzionati ad attivare canali energetici e percettivi di un fare insieme, per migliorare la propria disponibilità fisica e per rilevare e calibrare la temperatura del gruppo.
A seguire confluiranno le seguenti fasi di ricerca ciascuna da intendersi come stadio temporale a sé e nel contempo fondante lo stadio successivo.
Tappa I – Trasmissione e memorizzazione corporea di una sequenza madre articolata nello spazio, ritmata dai cambi di direzioni, dei livelli e dalla sospensione del movimento. Una successione motoria di azioni e spostamenti elementari, ripetibile ciclicamente è soggetta a processi di velocizzazione. Reiterazione e crescendo della velocità sono strumenti per calmare il pensiero e rilevare l’intelligenza del corpo; per abitare agevolmente il movimento e ampliare la sfera percettiva. Strumenti utili a spogliarsi di ciò che non è nell’immediato, necessario.
Tappa II – Osservazioni partecipate e interpretazioni personali; confronto pratico e verbale, sul concetto di semplice e sul fare semplice. Collegamenti ai vissuti contemporanei. Letture. Esplorazioni della gamma delle differenze. Il focus di questa fase è il rafforzamento del senso di partecipazione.
Tappa III – Come promuovere e promuoversi dalla semplicità aderendo ad un percorso organico e ad un proprio sentire, allenando la capacità di intervento creativo e personale in un contesto dinamico, accessibile seppur strutturato. Processo verticale. Invito alla ricerca di singolari sviluppi derivanti dalla sequenza madre. In questa ciascuno potrà riconoscere dove-come-quando defluire per trasformazione, in quanto autore e creatore di quel momento.
Tappa IV – Unicità e pluralità. Interazione. Ascolto. Potenziamento della facoltà di attenzione, intervento e risposta. Slittamento temporale e di senso. Un collettivo a cui aderire, un collettivo da cui dipartire, pratica dell’alternanza. Orchestrazione di tutti gli elementi esplorati. Il focus di questa fase è il ritmo della comunicazione. Coreografia come dialogo a tutto tondo.
Tappa V – Composizione. Estratto dell’esperienza fatta. Dimostrazione pubblica. Richiede un tempo per la chiarezza di intento, per la definizione, selezione e cura dei materiali coreografici; per la relazione possibile, con il suono, con la musica, il testo; per abitare un nuovo contesto spaziale qualora cambiasse da quello praticato nei giorni di laboratorio.
Informazioni
-Numero massimo di partecipanti: 15 (selezionati su curriculum)
-Luogo THE LOOM – MOVEMENT FACTORY via Cortesi 20 – Prato
– Durata: 4 incontri a partire da Novembre nelle suguenti date:
3 e 4 Novembre
1 e 2 Dicembre
12 e 13 Gennaio
2 e 3 Febbraio
(Sabato 14.30 – 19.00 // Domenica 11.00-15.30 – con pausa pranzo)
– Requisiti: danzatori / performers
– Quota di partecipazione: 80,00 euro a incontro
Iscrizioni ai laboratori
Le domande, complete di curriculum, dovranno pervenire a mezzo posta elettronica all’indirizzo info@theloom.it entro il 26 Ottobre 2018.
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PIERA PAVANELLO. Danzatrice e Coreografa.
Affianca alla professione una costante ricerca sul movimento, allo studio della danza e del linguaggio teatrale integra la pratica di discipline orientali, delle arti marziali e del Metodo NORO.
Si laurea in Sociologia con la tesi: Il corpo della ballerina come palinsesto trovando un nuovo sguardo rivolto al sociale che da qui in poi caratterizzerà con costanza la sua visione e produzione nell’arte della danza.
Ottiene una borsa di studio per: Danzatore contemporaneo interdisciplinare (corso di formazione organizzato da A.Borriello/Teatridithalia, finanziato da Regione Lombardia-Ministero del Lavoro-C.E.E) e sviluppa un interesse particolare per la musicalità e il ritmo nelle danze contemporanee e tradizionali, nei rituali e gli stati di trance.
Dal 1986 al 2006 danza con Arbalete per la direzione artistica di C. Monti e G. Di Cicco. Dal 1998 al 2008 con Almatanz per la coreografia di A.Borriello.. A Genova collabora con: Teatro Akropolis, Teatro della Tosse, Teatro Stabile, Teatro Cargo, Corpi Urbani/Urban Bodies, Laboratorio di Sociologia Visuale, Accademia di Belle vArti.
Con il solo 4.0 è Finalista alla Competizione “Das beste deutsche Tanzsolo” (Festival euro-scene 17 Leipzig) e viene invitata a Essen per la nuova edizione del Contemporary Dance Festival: “638kg Tanz und weitere Delikatessen”.
Nel 2008 è co-fondatrice di ENZ danzateatro sociopoetico, membro della rete Danzacontempoligure. Scrive “Antifavola. Riflessioni da un assolo” in C. Tafuri, D. Beronio, Teatro Akropolis – Testimonianze ricerca azioni vol. II, Genova, AkropolisLibri, 2011 e
“Giro di vite. Osservazioni partecipate nel corpo che danza”,in C. Tafuri, D. Beronio, Teatro
Akropolis – Testimonianze ricerca azioni vol. III, Genova, AkropolisLibri, 2012.
Nel 2017 è assistente alla coreografia nel progetto di Virgilio Sieni “Atlante del gesto – Ballo 1886”.