TAB (anno zero) – Movimento e linguaggi multimediali

La rassegna nasce dalla riflessione del limite che si delinea fra ciò che esiste e ciò che vorremmo che esistesse, fra la realtà e la virtualità. Non troppo tempo fa’ il confine fra i due ambiti era chiaro: in un mondo percettivo definito “normale”, la differenza fra ciò che c’era e ciò che non c’era faceva parte della più ordinaria ovvietà.
Oggi però le carte si sono un po’ confuse…
Internet è il mezzo che ha rivoluzionato più di ogni altra cosa, l’uso del tempo, la percezione dello spazio, le modalità di relazione, il senso di se’… Internet ha modificato il senso della realtà, ha cambiato il nostro modo di “stare nel mondo”.
Come performers, che si occupano principalmente di improvvisazione, ovvero di indagare come il corpo col suo movimento, si relaziona al QUI e ORA, ci siamo sentiti chiamati in causa in maniera quasi violenta.
Abbiamo raccolto la sfida con grande entusiasmo, sentendo che la tecnologia in generale, l’universo multimediale, i social network, sono per noi una grande fonte di ispirazione ed un’occasione per addentrarci in nuovi mondi percettivi e relazionali.
TAB nasce da questo bisogno…che è un nostro bisogno, principalmente.
TAB si vuol porre come uno spazio REALE, nel quale il mondo virtuale viene accolto e guardato. L’intenzione è quella di comprendere, sentire, sorprendersi e digerire ….piuttosto che lasciarsi digerire.

“Anno zero” vorrebbe segnare un inizio. L’inizio di una riflessione che addetti ai lavori e non si trovano a voler fare sullo spazio che intercorre fra la carne ed uno schermo.

24-25 Gennaio 11.00-17.00

ESHO FUNI (Sensing Selfie) – WORKSHOP DI MOVIMENTO-SPAZIO-VIDEO

con Margherita Landi e Sabrina Mazzuoli

[custom_frame_right] esho
[/custom_frame_right] ESHO FUNI è un progetto sullo spazio, sul video e sull’autoritratto, che è stato sviluppato dalle due artiste, Sabrina Mazzuoli e Margherita Landi, su binari paralleli, partendo dallo stesso background disciplinare, la danza, per comprendere la propria identità sia artistica che umana.
Esho Funi è un progetto che vuole mettere in risalto l’onestà dell’azione dell’individuo in risposta
alla relazione ad un determinato spazio e ad un determinato momento attraverso l’utilizzo consapevole del movimento e del mezzo video.

Pratica laboratoriale

Le artiste, durante il laboratorio, introdurranno i partecipanti al loro metodo di creazione inerente l’improvvisazione in video e la realizzazione di ritratti e autoritratti che sottolineino la spontaneità nel raccontare se stessi tralasciando il più possibile l’artificio sia tecnico che stilistico.
Nell’arco della giornata laboratoriale ogni singolo partecipante potrà realizzare alcune riprese video seguendo le linee guida date durante la prima parte del workshop, le riprese saranno poi montate dalle artiste per la realizzazione di piccole opere che seguano lo stile ed il metodo di ESHO FUNI e che verranno successivamente esposte durante una serata dedicata presso lo spazio The Loom-Movement Factory. Ai partecipanti rimarranno le riprese video auto/realizzate, e alle artiste invece le opere montate che saranno archiviate nell’antologia di opere del progetto ESHO FUNI. (ogni partecipante sarà libero di dare o meno il permesso di esporre i propri ritratti/video in eventuali future esposizioni del progetto)

ESHO FUNI s’inspira in parte all’utilizzo contemporaneo del mezzo video e del mezzo
fotografico nella rete web e al “Selfie”, nuovo narcisistico approccio alla riproduzione digitaledell’immagine di se stessi nell’epoca moderna, e nello stesso tempo, tenta di arricchire questa nuova percezione dell’autoritratto, cercando di sviluppare un maggiore senso di onestà, creatività e consapevolezza nel rappresentare se stessi in un certo luogo, con uno specifico mezzo ed in un preciso momento.
31 Gennaio presentazione dei video dei partecipanti al laboratorio
[divider_top]

Sabato 31 Gennaio ore 21.30

ATTI SCENICI IN LUOGHI PUBBLICI

Compagnia rAn-network

[custom_frame_right] ATTI SCENICI IN LUOGHI PUBBLICI
[/custom_frame_right]
  • Ideazione e regia: Sara Nesti
  • Performers: Sabrina Mazzuoli, Sara Nesti

Mettere in relazione la distanza con la vicinanza, questa è l’idea attorno alla quale ruota la ricerca.
Il corpo del danzatore diviene un magma modellabile, si fa’ da tramite fra un’idea esterna a se’, la metabolizza e la restituisce digerita, conformata, incarnata.
Il corpo da’ forma a delle idee, incarnandole. Le idee però , in questo caso sono esterne, estranee, appartengono ad altri.
In un processo che ricorda la canalizzazione del medium, il danzatore da’ corpo col suo corpo a suggestioni, idee, ispirazioni che non gli appartengono e le fa’ proprie nell’atto stesso in cui le restituisce.
Il lavoro nasce da una riflessione su ciò che è lontano, sconosciuto a tal punto da non
essere sicuri neppure della sua esistenza, e ciò che è vicino, così vicino da superare il
limite fisico della pelle.
Internet è un mezzo che porta l’universo sulle nostre scrivanie, una finestra immensa, un veicolo ambiguo che apre alla realtà delle cose, tendendo la mano alla finzione. Il reale accanto all’irreale. E’ il simbolo per eccellenza della lontananza.
Il movimento umano scaturisce dall’interno, dal respiro, dalle ossa e dai muscoli, ma
soprattutto dal desiderio, da un’urgenza da un bisogno. E’ quanto di più interno possiamo
produrre.E’ il simbolo della prossimità.
Il social network è un luogo nel quale la gente oggi si tiene in contatto, raccontandosi di esistere. E’ qualcosa di fittizio, passibile di falsità ma allo stesso tempo intimamente vero. Il social network è una sorta di spartito delle nostre anime. Uno spazio che contiene ciò che siamo, mischiato a ciò che vorremmo essere, a ciò che vorremmo che gli altri vedessero di noi. Un’arena di scambio, un luogo che non esiste, un’agorà virtuale.
Il progetto, prevede un atto performatvo estemporaneo, creato da tre danzatrici di fronte ad un pubblico, in un luogo fisico definito, che contiene i corpi dei performers e degli spettatori. Un luogo reale.

Le modalità con cui viene scelta l’idea su cui lavorare è l’uso di Facebook. Il tema della performance viene stabilito poche ore prima dello spettacolo e viene scelto da una serie di suggestioni che gli utenti e “Amici” della pagina Facebook “Atti scenici in luoghi pubblici” avranno postato nei giorni precedenti.

L’atto performativo diviene quanto di più reale esiste fra la virtualità compiaciuta di
Facebook e l’intimità scomoda del movimento che incarna un’idea altrui. E’ nell’azione
teatrale che ci si appropria di ciò che è esterno da se’.
Le performance verranno documentate con video-riprese e postate a loro volta sulla pagina Facebook, nuovamente in pasto alla rete.

INGRESSO 7 EURO

Riservato ai soci
[divider_top]

Sabato 7 Febbraio ore 21.30

THE CAGE – Where are you?

[custom_frame_center]
[/custom_frame_center]
  • Monoky: SOUND
  • Hamaranta: VISUAL
  • Leonardo Bossio: SCULPTURE
  • Massimo Piero Pierattini: VOICE
  • Eleonora Stefanini, Beatrice Berto, Benedetta Rosati: BODY

Si è aperta la porta e siamo entrati. Ma questo domatore da Circo Equestre non ci condotti in una stanza; siamo in una scatola

Credevamo di essere venuti a vedere qualcosa, poi improvvisamente ci scopriamo a vedere noi stessi, i nostri volti, proprio dentro questo qualcosa

Stiamo vedendo la gabbia, e dentro ci siamo noi

INGRESSO 7 EURO

Riservato ai soci